In evidenza nel mese di luglio
Luglio si chiude all'insegna della volatilità dei mercati, ma anche di un rinnovato superpotere delle società di rating. Le agenzie hanno imposto il loro pedaggio anche rispetto ad una decisione politica europea di buon respiro: l'ampliamento dell'EFSF nella gestione della crisi dei Paesi periferici.
È tuttavia disarmante notare come le tre agenzie, pur nella loro altissima professionalità, riescano a determinare scelte dei mercati – e quindi di politica economica – molto più di interi corpi elettorali. È disarmante vedere come le agenzie di rating abbiano annullato, nel giro di due sedute, il recupero delle borse e dei titoli governativi periferici, nonostante la buona decisione politica europea. Ancor più disarmante è notare come l'attenzione delle agenzie verso i problemi europei sia decisamente superiore a quella riservata ai problemi statunitensi, con riflessi negativi quasi esclusivamente sul debito pubblico europeo e sull'euro.
