In evidenza nel mese di ottobre
Nel 2008 i mercati e le autorità capirono che nei bilanci bancari erano presenti titoli di incerto valore: i titoli subprime e altri titoli strutturati. Si trattava di titoli con rating elevato (anche AAA) che, tuttavia, si dimostrarono fragili dal punto di vista della liquidità. Sono ancora presenti in molti bilanci, ma il mondo non sembra ricordarsene: chi poteva permetterselo ha comprato tempo con politiche monetarie e fiscali espansive.
Tre anni dopo, i mercati sembrano aver deciso che anche i titoli di stato di molti Paesi (Grecia, Irlanda, Italia, Spagna, Portogallo) sono divenuti tossici. Nel giro di pochi mesi, i mercati hanno anche decretato che le politiche economiche devono essere obbligatoriamente orientate alla credibilità e al pareggio di bilancio, con richieste di modifiche anche a livello costituzionale (Quintino Sella lo diceva oltre 100 anni fa).
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