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Rassegna stampa

 
Il Piccolo
25/08/2016
Bcc Fvg in ripresa: in salita la raccolta Balzo dei mutui (+30%)
I risultati semestrali delle quindici banche di credito cooperativo Impieghi in linea a quota 5,4 miliardi. Calano le rettifiche

di Luigi Dell’Olio wMILANO Impieghi e raccolta in crescita, rettifiche sui crediti in calo. Le banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia guidate da Giuseppe Graffi Brunoro arrivano al giro di boa del 2016 evidenziando segnali di ripresa. Un trend che aiuterà ad affrontare con maggiore tranquillità la riforma che mira a irrobustire le spalle degli istituti a fronte di uno scenario economico destinato a restare debole ancora per diverso tempo. Cominciando dai dati, la massa operativa delle 15 Bcc presenti in regione (con 242 sportelli) a fine giugno è arrivata a quota 14,3 miliardi di euro, in aumento sia su base mensile (+0,32%), che annuale (+3,16%). Gli impieghi hanno invece raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato sostanzialmente in linea con quello di maggio (+0,04%), ma in crescita del 3,15% su giugno del 2015. La spinta è arrivata soprattutto dal segmento dei mutui, che hanno messo a segno un balzo del 30,9% nel confronto a un anno, confermando che questo è il segmento più dinamico per le banche in una fase per il resto piuttosto difficile. Infatti, con gli indici di riferimento ai minimi storici (in particolare l'Euribor viaggia da tempo a cavallo dello zero), oggi è possibile spuntare un finanziamento per l'acquisto della casa al costo di poco più dell'1% nel caso del variabile e intorno al 2% per l'opzione del fisso. Senza dimenticare il traino delle surroghe, anche se questa spinta si va progressivamente esaurenndo. La raccolta totale ammonta a 8,9 miliardi di euro, in crescita sul mese precedente dello 0,49% e su base annua del 3,16%. Come da tradizione, la maggior parte delle risorse arriva dalla raccolta diretta, legata soprattutto ai depositi dei clienti e alle obbligazioni emesse: 6,3 miliardi di euro, con un differenziale positivo del 2,71% a dodici mesi. Mentre la raccolta indiretta cresce del 4,27% a 2,6 miliardi, spinta soprattutto dalle componenti assicurative (+28,2%), dalle gestioni patrimoniali (+15,88%), dai fondi comuni (+11,17%) e dalla consulenza avanzata (+2,84%). Un elemento, quest'ultimo, non scontato se si considera che il trend in progresso è maturato a fronte di una prolungata incertezza sui mercati finanziari, anche se la situazione dei tassi ai minimi ha indubbiamente favorito la decisione di molti clienti nell'affidare i propri risparmi a gestori professionali. Di pari passo vi è stato un brusco calo delle rettifiche sui crediti, -47,25% a quota 23,97 milioni, a indicare che la stagione delle grandi pulizie di bilancio si va esaurendo. In conclusione, il risultato di esercizio netto aggregato ha registrato un utile di 17 milioni di euro, in leggero aumento (+0,38%) rispetto a giugno 2015, ma complessivamente su livelli molto contenuti. Insomma, fare banca oggi è poso profittevole e verosimilmente lo scenario non cambierà molto nei trimestri a venire dato che occorrerà fare i conti da una parte con un ritmo di crescita molto contenuto (e quindi con la fragilità di molti clienti) e dall'altra da tassi contenuti (che limitano la marginalità). ©RIPRODUZIONE RISERVATA