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Rassegna stampa

 
Il Piccolo
18/09/2017
Semestre in crescita per le Bcc regionali verso l'autoriforma
La spinta maggiore dalla raccolta indiretta. Graffi Brunoro: sistema sano ma è importante che la ripresa si consolidi
di Luigi dell'OliowMILANODalle banche di credito cooperativo regionali arrivano segnali positivi, anche se i pericoli restano dietro l'angolo causa un contesto macro ricco di incognite. Il primo semestre si è chiuso con masse operative in crescita del 5,33% nel confronto annuo, a quota 15 miliardi di euro, mentre la raccolta ha messo a segno un progresso del 6,27% a toccare 9,4 miliardi. La spinta maggiore è arrivata dalla raccolta indiretta (+14,75% sul primo semestre 2016), quella diretta ha limitato il progresso al 2,77%. Un trend non molto differente da quello del sistema bancario in generale, e che trova spiegazione nell'effetto traino del risparmio gestito in questa fase del mercato. Aumenti a due cifre, rispetto a giugno 2016, per le componenti assicurazioni (+26,10%), gestioni patrimoniali (+24,15%) e fondi comuni (+28,52%).«Risultati importanti, soprattutto se consideriamo il contesto in cui sono stati ottenuti», commenta il presidente delle Bcc del Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro: «È la dimostrazione che il sistema è sano e sta riprendendo quota». Anche se i pericoli restano. «Solitamente, quando finisce la crisi dell'economia reale ci vogliono un paio di anni perché anche il sistema bancario smaltisca il grosso delle tossine accumulate. È importante quindi che la ripresa a livello macro si consolidi per evitare ricadute».Intanto le Bcc si apprestano ad affrontare l'autoriforma che prevede la creazione di due holding nazionali (Iccrea e Cassa Centrale Banca), con poteri di controllo sui singoli istituti tanto più pressanti quanto meno solidi risulteranno i bilanci aziendali. «La piena operatività dovrebbe partire il primo luglio 2018», ricorda Graffi Brunoro. Gli orientamenti delle bcc regionali sono pressoché chiari: 9 istituti si sono orientati verso la soluzione trentina di Cassa, gli altri 14 verso quella romana. Il tutto considerato 13 come totale delle Bcc con headquarter in regione, numero che sarà effettivo dal primo ottobre, quando sarà effettiva la fusione tra Zkb-B ccdel Carso e Bcc di Doberdò e Savogna. «A breve non credo vi saranno nuove aggregazioni», aggiunge Graffi Brunoro.Tornando alle semestrali, gli impieghi ammontano a oltre 5,6 miliardi di euro, in rialzo del 3,79%: quelli alle famiglie consumatrici sono pari a 2,45 miliardi e quelli alle imprese raggiungono i 3,19 miliardi. Grazie a questi numeri, il risultato di esercizio netto aggregato fa registrare un utile semestrale di circa 10 milioni di euro. Non un valore straordinario, ma tutt'altro che scontato in questa fase congiunturale. Tra gli indicatori positivi del periodo, da segnalare il livello di patrimonializzazione aggregato delle Bcc regionali, che negli ultimi 24 mesi hanno lavorato duro per irrobustire le spalle a fronte dell'incertezza di mercato. Così il Cet1 Ratio si attesta al 18,61%, valore di gran lunga superiore ai minimi regolamentari e uno dei livelli più alti dell'Eurozona. A giugno 2017, inoltre, l'aggregato delle Bcc regionali conta 241mila conti correnti. Nel primo semestre 2017, il saldo chiusure/aperture è rstato positivo per 3.778 conti correnti. Da segnalare l'aumento su base annua anche per carte di debito (+8,89%), carte di credito (+2,79%), prepagate (+15,08%) e utenze home banking (+12,83%). ©RIPRODUZIONE RISERVATA