IL VIA ALLA FINE DI OTTOBRE. Il 32% dei giovani confessa ignoranza: intesa tra banche di credito cooperative, Regione Fvg, Associazione Comuni e Ufficio scolastico.
TRIESTE «L'esigenza di conoscenza in materia economico-finanziaria, in questo momento, è fortissima.
Il partner scelto per partecipare al progetto educativo ha un forte legame con il territorio che è fondamentale per la sua efficacia» ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Molinaro, sottoscrivendo un protocollo d'intesa con la Federazione delle Bcc del Friuli Venezia Giulia (guidate dal presidente Giuseppe Graffi Brunoro), che avrà per oggetto l'educazione economica e finanziaria da diffondere nelle scuole regionali e tra i cittadini. Il documento è stato pure sottoscritto da Nevio Puntin in qualità di segretario generale dell'Anci del Fvg e da Daniela Beltrame, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale.
L'utilità di avviare l'azione formativa, deriva da una serie di considerazioni. L'84% degli italiani ritiene che la corretta gestione del denaro sia fondamentale per progettare il proprio futuro e quello della famiglia. Al 51% dei risparmiatori, però, interessarsi con attenzione al conto corrente, genera ansia. Probabilmente perché, un buon 63% di essi non capisce le parole della finanza. E, finora, ci dedica scarsa considerazione: le nostre famiglie, infatti, impiegano mediamente un tempo 5 volte superiore per decidere quale Tv o Hi-Fi acquistare rispetto a quello dedicato a scegliere il mutuo di casa.
Tra i giovani, il 32% dichiara di non saper usare al meglio il proprio denaro, mentre il 43% quando sente parlare di soldi, investimenti, risparmi, non capisce nulla. Così, diventa logico che 8 ragazzi su 10 (e ben 9 adulti su 10), affermino che è importante imparare a usare bene il proprio denaro. L'80% degli adulti e il 69 dei giovani, sono favorevoli a che nella scuola siano introdotte le tematiche finanziarie e 2 italiani su 5 identificano le banche come interlocutore principale per la loro alfabetizzazione economica. «Questo protocollo - sottolinea Daniela Beltrame - si sposa bene con le finalità del sistema scolastico». Nevio Puntin ricorda l'importanza d’introdurre l'aspetto etico nell'educazione al risparmio e alla previdenza.
A tal fine, dunque, le Bcc hanno progettato una serie di percorsi formativi e informativi per incrementare la cultura finanziaria nell'educazione regionale. Sensibilizzazione dei risparmiatori sull'importanza di costruirsi un'adeguata consapevolezza finanziaria per amministrare le proprie risorse in maniera informata e sostenibilità dell'indebitamento delle famiglie saranno i cardini del progetto. Da fine ottobre, i formatori messi a disposizione dalle Bcc, durante i corsi di educazione e informazione finanziaria, si occuperanno di spiegare e far capire alcuni concetti base: bilancio familiare; mutui e crediti al consumo; sistemi di informazioni creditizie; investimenti finanziari; funzionamento dei mercati finanziari; azioni, obbligazioni, Fondi di investimento e altre forme di risparmio gestito; funzionamento del conto corrente bancario; assegno bancario e circolare; bonifico, carte di plastica, addebiti automatici in conto corrente.
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