Messaggero Veneto
04/08/2010
Piccolo festival del Friuli Vg da Mozart alla villotta
Ci sono motivi ed elementi di assoluto interesse che caratterizzano il Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia in un periodo, come l’attuale, non ricco dal punto di vista delle risorse: la capacità di promuovere una partnership molto forte con il territorio, l’identità friulana e nel contempo la capacità, forti delle nostre radici, di aprirsi al confronto; la varietà della proposta articolata tra opera, concerti, teatro.
Elementi tutti evidenziati dall’assessore regionale alla cultura Roberto Molinaro, ieri in Regione aUdine, durante la presentazione della terza edizione del Festival, che ha come direttore artistico e presidente Gabriele Ribis. Il circuito prenderà il via il 21 agosto con Il piccolo Flauto magico in corte Morpurgo a Udine (in alternativa al palamostre), per concludersi il 5 settembre con una doppia programmazione: Concerto sorpresa a Monastetto di Tricesimo e Omaggio a Pergolesi a Rizzolo di Reana.
Venendo, appunto, agli elementi caratterizzanti della manifestazione, il primo – ha sottolineato Molinaro – «è la capacità di promuovere, dal punto di vista della cultura, una partnership molto forte con il territorio: ben undici i Comuni coinvolti». «Nel panorama regionale – ha detto – questa realtà è una delle ultime nate, ma sta crescendo in fretta per contenuto e impatto con il territorio. Anche i temi in cui si è articolata (infanzia, giovinezza e maturità) dimostrano la voglia di crescere».
In quanto al programma, Molinaro ha appunto rimarcato che non ci sono tantissime iniziative che si sviluppano per più settimane con una varietà di genere come il Piccolo festival. Poi i protagonisti sono per lo più della regione e alcune produzioni saranno pure esportate. Proprio da questo l’assessore ha preso spunto per parlare della nostra terra: «Nel Festival si è fatta un certa attenzione che dovrebbe essere una delle caratteristiche del Friuli Venezia Giulia, in cui si è orgogliosi della propria identità ma poi questa è usata come un recinto. Il messaggio del Festival è di essere orgogliosi delle nostre radici ma aperti ad orizzonti che solo la cultura può dare».
Alcune riflessioni anche da parte del consigliere regionale Massimo Blasoni: «È necessario, se vogliamo essere corifei di un rilancio dell’offerta culturale in Friuli, profondere risorse finanziarie». E, sottolineando il ruolo degli sponsor privati, ha fatto un plauso a Gabriele Ribis «come cantante e organizzatore: non è facile mettere insieme energie di più amministrazioni, programmi e collaboratori».
Invece il presidente delle Bcc Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Graffi Brunoro, ha parlato del sostegno dato al Festival citando un motto dell’istituto «investire le risorse che abbiamo per sostenere progetti del territorio in tutto quello che fa cultura».
A illustrare il programma del Festival 2010 lo stesso Ribis, che ha esposto punto per punto le varie proposte che, oltre a Udine, Reana e Tricesimo, si terranno anche a Cassacco, Majano, Maniago, Martignacco, Nimis, Pradamano, Remanzacco e San Daniele.
Mariarosa Rigotti
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