Messaggero Veneto
01/10/2010
Federazione delle Bcc, utile in calo Aumentano i soci e le sofferenze
UDINE. I dati aggregati delle 15 Bcc del Fvg segnano un utile lordo semestrale (a giugno 2010) di 10,5 milioni di euro. Erano 18,9 milioni di euro un anno fa, «ma è il segnale – spiega la Federazione – che il Credito Cooperativo sta mantenendo i nervi saldi nella bufera della crisi globale e orienta la propria rotta, con efficienza, verso la ripresa». Nel contempo, «come è inevitabile per un sistema bancario che condivide quotidianamente le difficoltà del proprio territorio», crescono le sofferenze (+34,6 per cento), ma meno della media italiana (più 40,3%). Sul risultato economico semestrale, di conseguenza, oltre al basso livello dei tassi d’interesse, viene a pesare la crescita delle rettifiche di valore (più 37,2 per cento).
«Sono numeri che descrivono il prezzo della nostra coerenza – spiega Giuseppe Graffi Brunoro, presidente della Federazione delle Bcc del Friuli Venezia Giulia – e raccontano di un Credito Cooperativo regionale che continua a svolgere una funzione anticiclica a sostegno costante delle comunità locali, delle famiglie e delle imprese, soprattutto piccole e medie».
«Nel corso degli ultimi 12 mesi – dichiara Giorgio Minute, direttore della Federazione – i nostri impieghi alla clientela non hanno rallentato il trend di crescita, segnando un aumento del 6,7 per cento e arrivando a superare i 4,8 miliardi. Le nostre quote di mercato relative ai prestiti sono passate dal 23,52 al 24,34 per cento nei confronti delle imprese edili e dal 13,75 al 15,27 per cento, verso quelle dei servizi. Nelle imprese con meno di 20 addetti, in particolare, siamo saliti dal 25,61 per cento, al 26,87 per cento. Sono segnali di grande attenzione al tessuto economico del territorio; di disponibilità nei confronti delle richieste delle aziende e di fiducia nel futuro». Una fiducia condivisa dai soci il cui numero è in costante crescita. A dicembre 2009, le 15 Banche di Credito cooperativo regionali contavano 49.900 soci; a giugno sono saliti a 51.000 con un aumento del 2,2 per cento. «Il vantaggio del piccolo imprenditore e del professionista nel diventare socio di una Bcc – conclude il presidente Graffi Brunoro – non sta nel poter aprire la cassa e attingervi a piene mani, ma nelle condizioni vantaggiose che il “suo” istituto gli riserva e nel trovare, sul territorio, una vera “banca di casa”».
In Friuli Venezia Giulia il Credito Cooperativo, con 1.400 dipendenti e 225 sportelli (di cui 4 in Veneto) operativi in 212 Comuni, rappresenta la prima realtà per diffusione territoriale.