Rassegna stampa

TRIESTE Le 15 Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia segnano a giugno un utile lordo semestrale di 10,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 18,9 milioni di un anno fa.
Lo ha reso noto la Federazione che riunisce gli istituti a livello regionale. Sono in crescita anche le sofferenze (+34,6%), ma meno della media italiana (+40,3%). Sul risultato economico semestrale, oltre ai bassi tassi d'interesse, pesa la crescita delle rettifiche di valore (+37,2%).
Per Giuseppe Graffi Brunoro, presidente della Federazione delle Bcc regionali, «sono numeri che descrivono il prezzo della nostra coerenza e raccontano di un Credito cooperativo che continua a svolgere una funzione anticiclica a sostegno costante delle comunità locali, delle famiglie e delle imprese, soprattutto piccole e medie».
«Nel corso degli ultimi 12 mesi – dichiara Giorgio Minute, direttore della Federazione – i nostri impieghi alla clientela non hanno rallentato il trend di crescita, segnando un aumento del 6,7 per cento e arrivando a superare i 4,8 miliardi. Le nostre quote di mercato relative ai prestiti sono passate dal 23,52 al 24,34 per cento nei confronti delle imprese edili e dal 13,75 al 15,27 per cento, verso quelle dei servizi. Nelle imprese con meno di 20 addetti, in particolare, siamo saliti dal 25,61 per cento, al 26,87 per cento. Sono segnali di grande attenzione al tessuto economico del territorio; di disponibilità nei confronti delle richieste delle aziende e di fiducia nel futuro».
Il cui numero dei soci è in costante crescita. A dicembre 2009, le 15 Bcc regionali contavano 49.900 soci; a giugno sono saliti a 51.000 con un aumento del 2,2 per cento. «Il vantaggio del piccolo imprenditore e del professionista nel diventare socio di una Bcc - conclude il presidente Graffi Brunoro - non sta nel poter aprire la cassa e attingervi a piene mani, ma nelle condizioni vantaggiose che il “suo” istituto gli riserva e nel trovare, sul territorio, una vera “banca di casa”».
In Friuli Venezia Giulia il Credito Cooperativo, con 1.400 dipendenti e 225 sportelli (di cui 4 in Veneto) operativi in 212 Comuni, rappresenta la prima realtà per diffusione territoriale.