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Rassegna stampa

 
Messaggero Veneto
26/08/2011
Federazione Bcc: nel primo semestre più finanziamenti
Bene anche raccolta e impieghi. Massa operativa a 13 mld «Ma aumentano le sofferenze: dal 2,8 (del 2010) al 3,5%»
Il primo trimestre del 2011 si è chiuso con una sostanziale tenuta per le quindici Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia. Al 30 giugno, gli impieghi avevano superato i 5 miliardi di euro, in crescita del 5,5% su base annua (1,81% dall’inizio dell’anno) e l’utile (che sarà ufficializzato a giorni) dovrebbe attestarsi sui 15 milioni in linea con il 2010. Un’ulteriore testimonianza della peculiare propensione delle Bcc a erogare credito all’economia reale. I finanziamenti alle famiglie sono cresciuti del 5,1% rispetto allo scorso giugno e costituiscono, a oggi, il 40% del totale dei crediti in essere, per una quota di mercato in regione del 18,5%. Gli impieghi alle imprese sono aumentati su base annua del 7,4%, pesando complessivamente per il 56% del totale. La quota di mercato relativa al totale dei crediti concessi alle imprese risulta pari al 14,3%, quota che sale al 27,3 per quelle con meno di 20 addetti. La raccolta diretta da clientela presenta un andamento stabile: 5,5 miliardi. «L’osservazione delle dinamiche registrate nel primo semestre – spiegano in Federazione –, restituisce segnali positivi relativamente alla raccolta obbligazionaria che riprende a crescere segnando un +2,2% e attestandosi a 1,94 miliardi. L’attuale contesto di mercato, poi, influenza le dinamiche della raccolta indiretta che, con un controvalore di 2,5 miliardi e una cifra del +5,2% su base annua, registra una decisa ricomposizione verso la componente amministrata (+14%). La raccolta totale nel semestre raggiunge quindi gli 8 miliardi, a fronte di una variazione annua pari a +1,45 per cento. A fronte dell’aumento del volume di erogazioni creditizie, le 15 Bcc del Fvg hanno consapevolmente gestito un maggiore peso dei crediti problematici, in coerenza con lo svolgimento del ruolo di sostegno alle famiglie e alle imprese anche quando questo comporti l’assunzione di qualche rischio. Il rapporto sofferenze su impieghi – conclude la Federazione – raggiunge il 3,5% in crescita rispetto al 2,8 per cento di giugno 2010, prezzo della coerenza e diretta conseguenza dell’ininterrotto sostegno all’economia reale, anche nelle fasi congiunturali avverse.