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Creare un modello matematico per conoscere in quali organi arrivano le molecole assunte dai pazienti che assumono più farmaci contemporaneamente ed espandere il progetto di farmaco-vigilanza dall’Isontino a tutto il Friuli Venezia Giulia. Sono i prossimi 2 obiettivi del team Medigenia. Alcune patologie possono richiedere l’utilizzo di più farmaci, creando una condizione di potenziale pericolo per il paziente perché assume sostanze incompatibili tra loro. In Europa le morti causate dalle reazioni avverse dovute all’impiego di medicinali sono quasi 200mila ogni anno e hanno un costo stimato di 79 miliardi di euro. Dallo scorso novembre - grazie ai controlli automatici realizzati in tempo reale sui farmaci e sui parafarmaci somministrati dall’ospedale, prescritti dai medici di base e venduti delle farmacie territoriali - il progetto Medigenia ha emanato 8.960 segnalazioni di pericolo contribuendo a salvare diverse vite umane. «Quando prendiamo un farmaco, ci aspettiamo un risultato – ha sottolineato ieri mattina in municipio Silvia Ussai, anima del progetto insieme a Riccardo Petelin e al primario del pronto soccorso di Gorizia Giuseppe Giagnorio -, però può capitare che le cose non vadano come previsto. I motivi possono essere due: uno è legato alla genetica; l’altro è legato all’interazione tra i farmaci». I pazienti che aderiscono a Medigenia vengono avvisati in caso di errori. Del network fanno parte il 90% delle farmacie isontine e, fino ad ora, ad aderire al progetto sono state 2.190 persone. Rimane però ancora un punto critico: non sempre chi acquista il farmaco è colui che poi lo assume; chi acquista per altri, spesso per comodità, presenta alla cassa la propria tessera sanitaria anziché quella con il codice fiscale del vero paziente. In questo modo si rende vano il lavoro del team. Gli organi maggiormente colpiti dalle interazioni sbagliate di farmaci sono soprattutto il fegato e i reni. Per questo Medigenia sta avviando una partnership con la Fondazione italiana Fegato di Cattinara. Dopo il sostegno ricevuto dalla Fondazione Carigo, ora il progetto di farmaco-vigilanza incassa anche quello della Bcc del Friuli Venezia Giulia che darà spazio all’iniziativa pubblicizzando il servizio gratuito in tutti i suoi 232 sportelli. Per aderire è sufficiente compilare la scheda che si trova nelle farmacie o telefonare al numero verde 800.59.26.59. L’assessore al Welfare Silvana Romano ha ricordato che in una città come il capoluogo isontino - dove su una popolazione di 26mila abitanti si contano 9.600 ultra-sessantenni - «c’è bisogno di progetti come quello di Medigenia». Da parte sua il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta ha posto l’accento sull’abuso di farmaci. Il primario del pronto soccorso Giuseppe Giagnorio ha infine ricordato che con una corretta politica farmaceutica il risparmio per il servizio sanitario potrebbe essere del 30%. Stefano Bizzi