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News

 
Iniziative Bcc
06/06/2011
I valori e i numeri delle Bcc

«Nel 2010, le oltre 400 Bcc italiane hanno continuato ad aumentare gli impieghi al ritmo del 6 per cento, contro lo 0,6 per cento registrato dal sistema bancario complessivo», ha detto Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, intervenendo all'incontro annuale della Federazione delle Bcc del Fvg, rivolto per la prima volta a tutti i collaboratori delle Bcc regionali. Solo una delle tante declinazioni dell’”Attualità dei valori cooperativi in un mondo che cambia” che era il tema su cui si è sviluppata l’intera mattinata coordinata con verve da Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse. «Ora chiediamo uno stato più leggero – ha aggiunto Azzi -. I 440 adempimenti normativi cui in quattro anni le banche hanno dovuto far fronte, hanno avuto sui piccoli istituti un impatto rilevantissimo».

Un teatro-convegno, come è stato ribattezzato, all’insegna delle riflessioni suggerite dalle idee “differenti” e controcorrente di un grande corregionale come Giorgio Gaber: partecipazione, consapevolezza, utopia, realizzazione di sé in un più ampio “noi”, alla quale hanno portato il loro contributo anche Vera Negri Zamagni, professore ordinario di Storia economica all’Università di Bologna e Giulio Caselli, direttore Area studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna.

Negri Zamagni ha messo in luce l’importanza dell’impresa cooperativa all’interno dell’economia di mercato che non può essere solo capitalismo puro. Caselli ha ragionato sulle velocità delle differenti economie mondiali ed europee (Fvg compreso) e sulla necessità di un cambiamento che può venire anche dall’essere “differente” del Credito Cooperativo.

«Bisogna ritornare a mettere al centro del nostro agire economico l’uomo», ha affermato l’assessore regionale alla cooperazione, Roberto Molinaro, mettendosi in sintonia con la platea gremita di amministratori e collaboratori delle 15 banche del sistema del Credito Cooperativo del Fvg. «La prima cooperativa regionale, una latteria, è nata a Collina di Forni Avoltri nel 1880 – ha ricordato ancora Molinaro – e oggi, in regione, vi sono 1.200 imprese cooperative che fatturano 1.675 milioni di euro (Bcc escluse). Le cooperative svolgono anche un’importante funzione di coesione sociale e operano per il benessere diffuso delle comunità», ha concluso l’assessore.

Il presidente della Federazione, Giuseppe Graffi Brunoro, ha spiegato che, seppure in flessione, il sistema regionale della Bcc, nel 2010, ha prodotto utili per 11,8 milioni di euro e ha rafforzato il proprio patrimonio aggregato portando il Tier 1 Ratio al 16,3 per cento, ben oltre i livelli prescritti dalla normativa e superiori pure al 14 per cento espresso dal sistema Bcc Italia. «Negli ultimi tre anni i nostri collaboratori sono cresciuti del 7,5 per cento (raggiungendo quota 1.455), a fronte di un costante ridimensionamento del personale del restante sistema bancario. Dopo aver dimostrato la sua tenuta nei decenni – ha concluso Graffi Brunoro – il modello cooperativo non deve smarrire la propria identità di comunità e di valori, ma deve andare incontro al futuro ragionando su come passare correttamente da un modello di crescita a uno di sviluppo, mentre il suo lavoro competitivo dovrà sviluppare una crescita di mercato verticale piuttosto che orizzontale».

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